Cooking therapy cos’è, perchè, per chi?
Credo fortemente nei benefici della cucina come terapia del benessere mentale e portarice di positivita.
Praticare la cooking therapy non è come seguire un corso di cucina, è una pratica personale rivolta a tutti e soprattutto a chi non ha mai tagliato una cipolla e non sa cosa si perde.
Cucinare non vuol dire solo sfamare, cucinare è l’espressione di noi stessi, della nostra personalità; è la scoperta di nuovi sapori che sono associati ad un momento particolare della vita, al nostro mood attuale.
Spesso non ci si rende conto che la cucina ci rispecchia e noi cuciniamo quello che vogliamo a seconda di come siamo.
Cucinare per gli altri, o per noi stessi non ha importanza. La cucina fa da connettore tra le persone, è l’espressione dell’ amore e il voler dire qualcosa, comunicare indirettamente attraverso il piacere; è condivisione, riunione.
Molti sono intimiditi dalla cucina perche viene intesa come il voler dimostrare le abilità culinarie a se stessi ed agli altri, dalla paura di sbagliare, dall’ ansia da prestazione, dalla mancanza di idee… solo perchè siamo abituati a guardare immagini di piatti ben fotografati, che, non e detto siano di nostro gradimento, o perche associamo la cucina a chi lo fa di mestiere quindi a chi è nella ristorazione. È un’ altra cosa… non è questo il concetto della cooking therapy.
Poi mi rivolgo a chi senza paure e problemi cucina regolarmente i pasti per la famiglia o per se stessi e non ha difficolta a preparare un piatto di pasta, una torta, ecc…
Però in quell caso la cucina potrebbe essere piatta e senza personalità, in poche parole si cucina per dovere. Ma se quel piatto di pasta che si cucina da vent’anni subisse un cambiamento? Se la torta della nonna che si prepara da circa quarant’anni diventasse una torta della nonna personalizzata, rivisitata? Nel peggiore dei casi può non piacere ma è stato divertente.
Intanto con il primo esperimento si aprirà un mondo, la mente, alla scoperta di nuovi gusti, nuovi piaceri.
La noia , I momenti di depressione, la solitudine, l’insicurezza sono situazioni comuni a tutti noi e la soluzione e crearsi degli interessi che ci tengano lontani dal pensarci ed ossessionarci; uno tra questi è la cucina.
Non sono qui per fare opera di convinzione però mi da fastidio quando sento dire non so cucinare, senza averci provato.
Mi chiedo:
“Un panino , un insalata la saprai fare?”
Ecco questa è cucina!
Da oggi sperimenta nuove insalate, nuovi panini.
Il contest zucca lovers, che ho creato su Instagram e facebook è nato per questo ed è stato molto apprezzato. Ho visto scambio di obinioni, condivisione, ispirazione e divertimento.
Il senso era quello di divertirsi e creare un “cooking movement” positivo usando la zucca come ingrediente di stagione.
Siete state fantasiche e mostro qui e sui social le vostre creazioni in modo da prendere, dare ispirazione.
Grazie!
La mia ricetta a prova di imbranati è:
INSALATA LENTICCHIE E ZUCCA
INGREDIENTI
Lenticchie secche o in scatola
Zucca
Scaglie di parmiggiano
Prezzemolo
Aglio (facoltativo)
Rosmarino
Olio di oliva
Sale e Pepe
PROCEDIMENTO:
Cuocere le lenticchie secche altrimenti si possono usare quelle in scatola per praticità e bastera’ scaldarle e scolarle per bene.
Nel frattempo cuocere la zucca al forno.
Accendere il forno a 200 gradi.
Tagliare la zucca grossolanamente nella stessa grandezza, disporla in una teglia anti aderente e condirla con rosmarino, sale, pepe, aglio (facoltativo) ed un filo di olio di oliva. Cuocere per circa 20 minuti ( dipende sempre dalla Potenza del forno) poi attivate il grill per rosolarla a vostro piacimento.
Una volta cotta, lasciarla intiepidire e poi tagliarla a cubetti non troppo piccoli.
Unire la zucca con le lenticchie, il prezzemolo, le scaglie di parmiggiano ed un filo di olio crudo.
Servire con un’altra spolverata di prezzemolo e scaglie in superficie.
Provala e condivila sui social taggando @nonnacool
LE VOSTRE RICETTE:
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Love, Ross.
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